[please redial your call (except you don't mind it or give anybody the creeps worrying about hiding that you mind it so nobody's feelings will be hurt)]

Sunday, 20 June 2021

Le strutture simili del calcio e della Chiesa

Ho capito che nel calcio l'attore principale non sono i calciatori, le squadre... no, l'attore principale nel calcio è il pubblico! Senza pubblico, non esisterebbe il calcio! Il pubblico dunque, per quanto possa sembrare paradossale questa idea, rappresenta l'anima del calcio. I calciatori, a prescindere da quello che guadagnano - ma qui non si tratta di una questione economica - sono delle vittime, che si sacrificano per il godimento della massa. La massa consuma i calciatori. I calciatori passano (come i gladiatori al Colosseo), ma la massa rimane. In questo senso il calcio è molto simile al Cristianesimo, dove uno, Gesù Cristo, si è sacrificato per la massa, che sarebbe il corpo della Chiesa, che si è creata dalla morte di Gesù...

Monday, 10 May 2021

L'esistenza

Mi sento invincibile

eppure so

che vorrò perire

per evitare l'inferno 

di un tempo 

senza divenire

Saturday, 8 December 2018

Rekursion

Das Leben ist ein Test, der dazu dient, die Vitalkapazität der Lebewesen zu bestimmen.

Saturday, 22 September 2018

her

Tutto scorre e non siamo più quelli di un attimo fa... Ho visto "her" e m'è piaciuto, anche se un po' lento e certe volte scontato: la scelta dei vestiti dei personaggi, le tonalità dei colori dei vestiti dei personaggi (vedi il filtro Julia su Pixlr), le scene, l'ambiente di lavoro del personaggio principale - Theodor - sarà stato un omaggio a Dostoevskij? - gli interni del suo appartamento con quella vista immensa sui grattacieli di chissà quale città americana... Insomma la scenografia, anche se spesso i dialoghi di lui - Theodor - sono stati penosi, cose da uno che va al liceo di questi tempi: vocabolario ridotto e ripetuto... Chissà se è stata una scelta o no... Alla fine questa cosa non si può stabilire, un po' come nella meccanica quantistica non si può dire con certezza se il gatto di Schroedinger sia vivo o morto: quale nostro atteggiamento di pubblico-critica dobbiamo dedurne?


 
Comunque lui un bambinone incapace di amare: più che terrorizzato dalla paura di perdere l'amore della fidanzata, Theodor sembra terrorizzato dalla paura di non essere più amato dalla mamma... E questo film ha vinto pure diversi Oscar... La trovata di innamorarsi di un OS sembra una presa in giro, che un OS possa provare un orgasmo, però in certi passaggi m'è venuto il dubbio che alla fine per noi reali esseri umani non sia diverso e allora tanto di cappello... 

Thursday, 19 July 2018

La morte in diretta

e poi mi sono immaginato che uno sta per morire: e che fa? Accende il computer e si fa il suo ultimo giro su internet? Meglio la Repubblica con una notizia insperata, tipo la fine di tutte le guerre, o Facebook? YouTube, qualche video speciale non ancora ricercato su YouTube? O piuttosto controllare le email? No, aspetta: per la serie La morte in diretta scrivere l'ultimo addio per email a un amico lontano il quale altrimenti potrebbe addirittura non venire neanche a sapere della nostra morte!

Wednesday, 18 July 2018

Hotel California e le vacanze estive


"On a dark desert highway / Cool wind in my hair", inizia così la famosa canzone "Hotel California" del gruppo americano Eagles e io mi sono immaginato la voce di questo gruppo guidare nella notte di un deserto del sud degli Stati Uniti, con i lunghi capelli al vento... Sarà che siamo alla fine del mio terzo anno scolastico da insegnante e soffro ancora della stessa malattia di cui soffrivo da scolaro, ovvero la malinconia da fine anno scolastico, ma nella mia testa questa immagine si è fatta ancora più cupa, visto che mi sono immaginato una terra in un sistema solare in cui il sole si è spento per sempre; grazie a qualche futura invenzione tecnologica l'umanità riesce ancora a sopravvivere, nella mia mente non è chiaro se a tempo determinato o indeterminato, tuttavia ciò è ininfluente, visto che senza luce gli essere umani si lasciano morire uno dopo l'altro... Voi ve lo potreste immaginare, vivere senza più la luce del sole, solamente con luce artificiale? Niente più sole che sorge al mattino, dunque niente più mattini, il ciclo circadiano viene meno e gli esseri umani che appunto muoiono... La cosa brutta però è che è come se la vita, oltre a deperire fisicamente, perdesse al tempo stesso anche di significato, il ché produrrebbe negli esseri umani depressione, la quale sarebbe la ragione per cui gli stessi deperiscono fino a morire... Come se la depressione indotta dall'assenza del sole fosse un modo a livello psichico di interpretare l'imminente morte corporale...      

Friday, 26 January 2018

Eine Privatsache

"Eine Privatsache" von Beppe Fenoglio, d. h., wenn man glaubt, dass "große" Dinge, wie z. B. ein Krieg, "große" Gründe haben, während es oft so ist, dass wenn man ein ganz kleines bisschen unter der Oberfläche gräbt, dann wird sich man darüber klar, dass ganz viele kleine Sachen zusammen manchmal miteinander so interagieren können, dass sie am Ende bewirken, dass es ja etwas Großes wie z. B. ein Krieg ergibt, aber ohne es gewollt zu haben!

Wednesday, 17 January 2018

Pessimismo o visione?

E se invece quelli che sbagliano, quelli che peccano, quelli che ormai hanno rinunciato e lasciano che tutto vada a rotoli, che non si comportano come uno si aspetterebbe: se fossero essi ad avere ragione? Se fossimo noi quelli che corrono dietro a sogni vani, mentre essi invece hanno capito tutto della vita? Se fossero essi ad essere usciti dalla caverna, mentre noi ci siamo - oramai quasi inconsapevolmente - incaponiti a rimanere nella caverna a farci abbagliare dai nostri vaneggiamenti? Voglio dire, magari il loro comportarsi male è dovuto al nostro innaturale e ipocrita volerci comportare bene... Praticamente essi, comportandosi appena un po' male, riescono a compensare il nostro comportarci bene e così, sacrificandosi, salvano il mondo! Praticamente siamo noi con il nostro comportarci bene a creare il loro comportarsi male! Ed essi si fanno carico - silenti - delle nostre colpe di sfacciati innocenti: il danno oltre la beffa! E il mondo va avanti...

Thursday, 7 September 2017

Evoluzione: pianificazione o caso?

Non uscire, non mollare, questo è il segreto. Non lasciarsi sviare, non lasciarsi distrarre: ecco dov'è il punto, il nocciolo della questione. Eppure non è proprio il lasciarsi distrarre l'unica fonte a nostra disposizione per poter crescere, cambiare, allargare i nostri orizzonti, insomma l'unica via di fuga da noi stessi, da quello che siamo stati ma che non siamo ancora? È tutto già potenzialmente in noi e gli input esterni sono come dei catalizzatori che sbloccano reazioni, o abbiamo veramente bisogno di lasciarci sporcare dal mondo esterno, per poterci evolvere?
Probabilmente prese assolutamente nessuna delle due prassi è giusta, piuttosto si ha bisogno di una combinazione dei due fattori - se volete possiamo chiamarli volontà (o carattere) e fortuna (o circostanze esterne) - per azzeccare la mossa giusta. 

Saturday, 17 June 2017

Evoluzionismo

Migliaia di anni di evoluzione per cosa? Una volta l'uomo si chiedeva quale fosse il senso dell'esistenza, che cosa ci fosse dopo la morte... Oggi, poiché le risposte non le abbiamo trovate, ci poniamo sì le stesse domande, però, mentre prima l'uomo - nella sua lotta per la sopravvivenza - aveva probabilmente meno tempo per porsi certe domande, oggi se ne ricorda se, tra una partita a Candy Crash e l'altra, arriva inaspettata su YouTube una canzone che gli ricordi il primo amore e la tragicità di esso. Tanti sforzi per essere arrivati a sedere colla pancia piena alla propria scrivania al proprio computer, la  consapevolezza di tenere una dieta sbagliata e avere la possibilità di sprecare la propria vita? Era questo lo scopo dell'evoluzione?

Saturday, 22 April 2017

Tempo e lavoro

Per lavorare mi serve tempo, ma questo tempo non mi serve per lavorare. Infatti il tempo che mi serve per compiere un determinato compito non è direttamente proporzionale all'estensione o alla difficoltà del compito. Per lavorare mi serve tempo, perché il tempo mi serve per trovare l'ispirazione! Una volta trovata l'ispirazione, poi il lavoro vien giù da solo, basta essere sufficientemente svelti per stare al passo col flusso. Poi uno dovrà arrabattarsi a fare tutte le modifiche che vuole (o che deve), e per quelle a volte si ha più tempo, altre volte meno (in genere meno), ma quello è secondario, il nocciolo della questione è trovare, avere un'ispirazione: una volta che c'è quella - ripeto - poi il lavoro si fa da solo... Di quanto tempo si abbia bisogno per trovare l'ispirazione, questo non si può sapere a sapere a priori: per questo si ha bisogno di tempo.

Due condizioni essenziali per poter trovare l'ispirazione sono: 1) essere soli e 2) non avere scadenze, non avere qualcuno dietro che ti preme per avere il tuo risultato. Per carità, certe volte facciamo parte come ingranaggio di una macchina più grande, e la macchina complessiva ha bisogno entro un determinato limite di tempo di avere ciò di cui ha bisogno per poter compiere il passo successivo. Certe volte quindi bisogna scendere a compromessi, certamente... O addirittura ci sono persone che lavorano meglio sotto pressione? Basti pensare ai tempi dell'Università, in cui non si iniziava a preparare un esame finché non se ne aveva fissata la data! Io però, personalmente, credo che il mio lavoro porti i frutti migliori quando ho abbastanza tempo per fare ciò che devo fare... Certo, uno potrebbe dire che il rischio potrebbe essere quello di avere bisogno di un intervallo di tempo indeterminatamente lungo; lì scende allora in campo la motivazione che si ha a compiere un determinato lavoro...

Un'altra considerazione che discende da quanto detto - una considerazione di carattere più filosofico - è che si potrebbe pensare al tempo come a quella cosa di cui c'è bisogno quando non si sa cosa fare (o come farlo), mentre quando operiamo, sì, il tempo passa, però non ce ne accorgiamo, come se, non essendo vigili, quanto piuttosto impegnati a fare qualcosa, non potessimo percepire il tempo che passa, ragion per cui si è portati  a dire che il tempo non passa proprio (come se l'azione del fare si svolgesse tutta in un solo istante). Questa considerazione ha qualcosa di quasi comico se pensiamo che, nel linguaggio comune, quando facciamo qualcosa che ci piace (qualcosa in cui siamo ispirati), diciamo che il tempo vola! 

Thursday, 6 April 2017

Tuesday, 21 March 2017

Al Loop

bassi alti... Tendine tirate in qua, fuori una pioggerella fina ma persistente, quasi volesse dimostrare qualcosa, non qualcosa di cui i telegiornali parlano, ma qualcosa che in fondo in fondo è chiaro che è così a ognuno... Un bicchiere mezzo pieno appoggiato sul tavolo rotondo... La cantante in trance, io all'ultima sigaretta del pacchetto, mai avrei voluto trovarmi in una situazione del genere... La persona che aspettavo stava tardando ad arrivare, ma in fondo, a parte le sigarette, per me tanto di guadagnato: mi rosolavo nella semioscurità di quella tana calda, non dovendo rendere conto a nessuno,  nessuno con le sue domande a importunarmi, nessuno con la sua presenza a chiedermi di recitare il ruolo che mi ero dato nella società; là potevo essere me stesso, con le mie peculiarità, i miei sbagli, i miei sogni, soprattutto quelli strascinati per strada e quindi quasi persi ma non del tutto, tanto da riaffiorare irregolarmente, proprio quando meno te l'aspetti... Ero da poco arrivato in città quando, tre giorni fa, proprio uno di questi sogni - uno della mia giovine età - si era eretto imprevisto come uno tsunami al di sopra del mare piatto della mia vita, catapultandomi in quello strano appuntamento col destino, il quale però, dopo avermi aspettato per tanti anni, proprio ora che doveva chiudersi sembrava invece averci ripensato...

Thursday, 23 February 2017

Die gewaltige Natur des Gesetzes

Bis zum neuen Verwaltungsakt gilt der alte Verwaltungsakt: Das ist die Logik des Gesetzes und anders hätte auch nicht sein können, ansonsten wäre die Anarchie gewesen. 

Man könnte diesen Sachverhalt in einer Formel kondensieren: bezeichnet man der Default Value als DV, dann gilt:

DV(Gesetz) = 1

wo man versteht, dass DV eine Funktion mit binären Werten ist (entweder 0 oder 1).