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Wednesday 29 June 2011

Mantra, mantra, mantra...

Dio è un mantra, tipo gli schiavi neri - o più semplicemente i nostri nonni contadini - che cantavano ripetutamente le loro canzoncine per allietarsi, se non addirittura per farsi forza, durante il loro duro lavoro nei campi.

Dopo questo che dire? Che Dio è morto? O che vive ancora di più, più forte di prima? Io affermo che, se non altro, almeno la concezione fideistica di Dio di una volta è sepolta e che dunque la nostra coscienza collettiva, nostra in senso di umanità se non di universo inteso come un tutto uno e intero, inseparabile in parti, sia progredita di uno livello, che sia salita di uno scalino...


Se ciò è vero, dove portano queste scale? È possibile descrivere questa dinamica in maniera quantistica? Addirittura applicare una teoria degli indici? Perchè farsi venire l'idea che ciò sia possibile? La scienza (intesa nel senso di matematica, fisica ecc., dunque nel senso di sapere uno (= coscienza ultima, nel senso in fondo alle scale, = universo uno)) come verità assoluta? 

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