[please redial your call (except you don't mind it or give anybody the creeps worrying about hiding that you mind it so nobody's feelings will be hurt)]

Thursday 30 August 2012

Week-end o fine-settimana?

Incastrato in questa fine-settimana, da nessuno, soltanto dal destino (a cui non credo), dagli eventi (apparentemente contingenti), dalle mie decisioni precedenti... Che faccio, mi faccio un piano e lo seguo diligentemente, oppure vado libero, se fa caldo, vado al lago, magari mi compro pure le sigarette e butto giù finalmente l'impianto del mio prossimo romanzo? Aspetta, aspetta, ho detto: "Se fa caldo, vado al lago", ma questo è già un piano e allora non è più essere liberi... Va be', adesso non esageriamo, si faceva per dire... Faccio quello che voglio... Ho trovato: faccio quello che mi sento, e adesso sono libero di sognare ad occhi aperti, di immaginarmi una fine-settimana fantastica, divertente, notturna! Eppure anche l'idea del piano mi affascina, l'idea di metterlo in pratica, punto per punto... È la parte... Che parte è di me?

Tuesday 28 August 2012

Una gravidanza "spinosa"

È vero che noi uomini, a differenza delle donne, non possiamo portare un'altra vita dentro di noi; però siamo legati, altrettanto a causa della nostra natura, al seguente dilemma: ràdere o lasciare la barba? Due sono in noi dunque sempre! Ma quale sono io veramente? Quello senza barba, più giovane, più fresco, i bei lineamenti orientaleggianti in vista, come piace a mamma (forse perchè così si assomiglia di più al suo bambino) e a una metà delle donne (anche se poi alcune ammettono che comunque stai bene anche con la barba, purchè non sia troppo lunga), oppure con la barba, folta, scura, con qualche riflesso di rosso, soprattutto nelle basette e sulle guance, acquistando così un piglio statuario, più sicuro di sè, sì, con la barba come piace all'altra metà delle donne, le quali però non te lo diranno mai, ma te lo fanno capire senz'altro, che senza stai male?

Ieri ho scritto. Con la penna intendo! Sentivo l'odore dell'inchiostro e dopo un po' la mano mi doleva... Ho ripensato agli anni del liceo, a quando dovevamo scrivere i temi in classe, che a me - io che poi ho studiato una materia scientifica - piacevano tanto, sia quelli di letteratura, Leopardi, Petrarca, che quelli di attualità, come oggi si direbbe, anche se non sono sicuro che anche allora si usasse questo termine... Al liceo portavo la barba - l'avevo appena scoperta! Un dono fresco, appena regalato... All'arrivo della novità non si nota l'ambiguità, ma quando gli anni passano, e passano periodi lunghi mesi, anni, in cui si porta la barba, e periodi altrettanto lunghi in cui non, allora si capisce di non sapere più chi si è, se quello giovane con la barba o quello adulto senza!

Friday 24 August 2012

La mezza stagione

È un po' come ascoltare la radio - ah, quella voce calma che ogni volta sa sempre in anticipo cosa dire, con quel ritmo senza pause, ma anche senza fretta - la radio, la mattina presto prima di uscire di casa, a settembre, la bella stagione appena passata, ritornati a lavoro, superato il primo impatto shockante e già riconosciuta quella tranquillità rassicurante che in questo momente non appare come banale e che è rappresentata dalla quotidianità.
E fuori pioviccica. O forse ha piovuto soltanto durante la notte, e la strada ne è ancora umida... Però sembra di vedere qualche rara goccia rigare obliquamente il palazzo di fronte che si vede dalla finestra... Mah... Comunque sia, è più fresco, ma non ancora freddo. Si chiama mezza stagione.

È come quando ci si è fermati, chini in avanti con le mani appoggiate sulle cosce per riprendere fiato e non ci si ricorda più perchè si è così tanto corso...    

Thursday 9 August 2012

La giostra volante

Come si fa ad uscire di qua? Aiuto, sono rimasto intrappolato, mi sa... Ogni giorno ti richiedi la stessa cosa, e cioè se ciò che stai facendo è la cosa giusta... Secondo me, per il fatto stesso che te lo stai chiedendo, significa che la risposta è no, che stai facendo la cosa sbagliata, se no non staresti lì a chiedertelo di continuo... Il fatto stesso che continui a chiedertelo ogni giorno significa o che stai mentendo a te stesso, o molto piú semplicemente che stai evitando di risponderti... E se non rispondi a te stesso, significa che stai evitando di rispondere anche agli altri, e allora prima o puoi qualcuno verrà a bussare alla tua porta per chiederti di restituire tutto quello che hai preso e che non ti apparteneva, allora tanto meglio che ti fermi da solo, che scendi spontaneamente da questa giostra su cui all'inizio non eri neanche sicuro di voler salire, vai spontaneamente a pagare il biglietto alla cassa, così apprezzeranno e la multa sarà meno salata e la gente meno arrabbiata e risparmierai tempo che potrai usare quando avrai incominciato a guardarti intorno per scegliere dove andare, allora potrai concederti qualche malinconico momento di pausa e pensare a quello che è stato, e a quello che sarà.

esercizi di stile

In Germania stanno talmente più avanti rispetto a noi che nei cantieri edili ai lavoratori irregolari (leggi immigrati irregolari) fanno fare le prove di evacuazione dal cantiere in caso di controllo inaspettato della polizia.

In Deutschland sind sie so mehr fortgeschritten als uns in Italien, daß die Schwarzarbeiter in den Baustellen verpflichtet werden, Evakuierungsprobe gegen unangekündigte durchgeführte Kontrollen von der Polizei zu machen.

Germany is so much more advanced than Italy, that in building sites the illegal workers are required to undertake evacuation drills to simulate unexpected controls of the police.

Friday 3 August 2012

Dedicato al vecchio Staffo

Che avesse starnutito non era strano: nonostante fosse estate, e nonostante gli avessero proclamato con tanto orgoglio che la città in cui si era da poco trasferito fosse - parole testuali - "heiß" (nei mesi estivi sottinteso), di fuori la temperatura si aggirava tra i 15°C e i 20°C; essendosi alzato alle 6,30, che non volesse svegliare seine Frau era anche capibile, così beatamente dormiva ella, e perciò se ne aggirava per la casa ondeggiando tra la cucina e il salotto con una coperta di lana avvolta sulle spalle e un libro sul Chaos in mano; che si fosse messo a mangiare uno di quei Brötchen integrali tipici tedeschi coi semi più variegati cotti sulla crosta era anche ragionevole, essendo la colazione ancora così lontana; ma che, una volta starnutito, d'instinto si fosse andato a leccare le mollichette umide di pane che si era praticamente sputato sul palmo della mano, quello era qualcosa di merkwürdig, di speciale, che conteneva un significato che rimandava a qualcosa di più profondo, ancestrale, come una qualche mamma di mammifero (l'elefante forse) che, non volendosi dare pace per la morte del suo cucciolo, se ne continua a trascinare così teneramente il cadaverino appresso...

Google la mattina presto

Chi è che stamattina ha suonato sei volte il campanello alle otto e un quarto di mattina? L'ho messo su google ma non ho trovato la risposta... Quando stavo sul letto pensavo che fosse quel maleducato del postino; poi, quando poco dopo mi sono alzato e ho visto l'ora, ho pensato a Francesca, la mia compagna di studi, che tutte le mattina passa a chiamarmi per andare all'Università insieme in bicicletta; allora mi sono sentito in colpa e ho incominciato a pensare a quale fosse la scusa migliore da raccontarle, ma quando poi sono arrivato all'Università - tardi, ero già appunto così in ritardo che avevo mancato all'appuntamento con lei - ella mia ha detto che stamattina non era passata... Allora chi? L'ho richiesto a google, ma niente anche stavolta... Forse un corriere (perchè il postino, seppure abituato a suonare da noi, non avrebbe suonato sei volte, se no...!!), però tutti i miei pacchi che avevo ordinato - l'ho controllato su amazon - sono già arrivati, e mia moglie non ne ha di sicuro ordinati, perchè dice che siamo senza soldi... Allora forse un vicino che voleva lamentarsi della musica alta che ascoltavo mentre giocavo a scacchi in internet fino alle due e mezzo di notte visto che mia moglie non c'era (perciò stamattina mi sono alzato tardi - di mettere una sveglia non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello)? Ma non mi avrebbe fatto un cenno piuttosto ieri sera, un colpo al muro, piuttosto che sopportare di non poter dormire per venire poi la mattina presto alle otto e un quarto a vendicarsi? Forse si vergognava di farmi un cenno ieri notte, come fosse dovuto a una sorta di senso di pudore, di vita privata, la mia, che lui o lei non voleva manifestare di aver esperimentato... Ma allora perchè venire la mattina a rinfacciarmelo? Ci sono! Sono in due, una coppia: egli è quello severo, incazzoso, ma ronfia come pochi (i ruoli si possono invertire, però il risultato non cambia); ella invece è suscettibile, appena sente un po' di rumore, si disturba, si arrabbia e (crede che) non può dormire (infatti ho una teoria a tal proposito sperimentata su me stesso, e cioè che i rumori in realtà non ci disturbano nel sonno, ma si tratta di noi che pensiamo che non è giusto che qualcuno faccia casino a quell'ora tarda della notte e per quello non possiamo addormentarci), però è anche timida, o forse era in buona fede e ha provato veramente ad addormentarsi, peró, poverina, non c'è riuscita! Fatto sta che stamattina, quando il marito, finito finalmente di ronfiare, le ha chiesto come aveva dormito, a poco a poco perchè pudica, o tutto in una volta perchè ancora arrabbiata, ha svelato la verità, e allora apriti cielo! Il marito ha preso le redini della situazione e ha detto:
"Basta, non lo dobbiamo tollerare ulteriormente, che questi vicini si mettano sempre a sentire la musica ad alto volume la notte tardi. Adesso vado là e glielo dico io!". Ed è venuto a suonare. Sei volte. Sei... 
 
Ah, che brutto pomeriggio che mi attende, di sicuro verranno a cercarmi di nuovo, ah, che sporca coscienza... Che faccio, mi preparo un'altra scusa, o chiedo semplicemente scusa?

PS comunque secondo me il colpevole è il marito che ronfia...

PPS comunque sai com'era incazzato il tipo quando è venuto a suonarmi e io non gli ho aperto!