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Tuesday 12 March 2013

Email, Repubblica e Facebook

Cioè, è diventato automatico, conosco la sequenza e lo faccio senza pensarci, senza chiedermi se lo voglio oppure no... È come essere entrati in un circolo vizioso, in un loop; chi mi salverà? O piuttosto riuscirò a salvarmi da solo? Probabilmente ho bisogno dell'aiuto di qualcuno, magari proprio di quel qualcuno da cui meno te l'aspetti, un po' come Gesù, un bambino nato per salvare l'umanità... 

L'email, la Repubblica e Facebook: un bel trittico, non c'è che dire...

L'email la uso per trovare lavoro, sicché è un must; prima il dovere e poi il piacere, e visto che vivo all'estero, un piacere per rimanere in contatto con la propria patria (anche se talvolta sarebbe meglio quasi dimenticarla) è ancora più benvenuto... Poi si potrebbe pensare che leggere il giornale (ok, sovvenzionato anche coi soldi pubblici, però, a parte la pausa imposta dalla depressione che mi era causata dal leggere quotidianamente delle malefatte di Berlusconi e contemporaneamente dalla tristezza di constatare che questo quotidiano non sapeva andare oltre ciò, lo leggo da quando ho 3 anni) faccia parte del dovere civico di un cittadino, sicché, per avere il piacere puro, vai con Facebook!

Mi son chiesto perché la Repubblica e non il blog di Beppe Grillo, visto il crescente fastidio che la Repubblica mi ha incominciato a causare con il suo astio nei confronti dell'M5S (tra parentesi, ma secondo voi lo indicano solo con la sigla per cercare di non fargli pubblicità?)... Forse perché fastidio ha incominciato a procurarmelo anche il blog di Beppe Grillo, coi suoi soliti luoghi comuni, in primis PD = PdL (corollario: PD = Pd(meno)L)? 

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