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Saturday 17 November 2012

Perugia

Ormai è andata. Devo aver fatto qualche sbaglio, anche se non riesco a capire quale e quando. altrimenti non riesco a spiegarmi come io sia potuto finire qui... I mean, allora lo dicevo per scherzo, che ciò si sarebbe potuto avverare... Un po' è come se sia stato io stesso a lasciare che ciò avvenisse, una forma di disprezzo del mondo o di nichilismo, non so bene... Nell'ultimo tempo ho provato a pensare alla mancanza di buoni maestri, anche se, anche in questo caso, anni fa - e anche più recentemente - avrei detto il contrario. Sono caduto nel fondo e il fondo è ruvido, raschia e fa male e rende ancora più difficile rialzarsi... Rialzarmi, non ne ho per niente voglia... Oppure sì, ne avrei voglia, ma sono troppo vigliacco per confessarlo? La purezza di un poeta mi ci vorrebbe, o quella un po' più mondana di un cantautore... O forse è stata la tanto amata mamma ad avermi rovinato, volendomi troppo bene, proteggendomi sempre fino in fondo, capendomi - capendomi - sempre... Però, accidenti, lei sì che mi capisce, che mi ha sempre capito... Perlomeno quella parte di me di una volta - e che comunque ancora esiste... Mancanza di costanza, anche nelle relazioni sociali. In effetti sposandomi ho sorpreso tutti quanti: proprio io! Anche all'Università non mi piaceva avere un gruppo fisso con cui uscire, volevo essere lasciato libero, essere indipendente: che nessuno osi tentare di ingabbiarmi in nessuna consuetudine, in alcunché di convenzionale - odio quando la gente per amicizia incomincia ad aspettarsi qualcosa da me: allora non è più amicizia, se non è disinteressata - di solido: io sono un elettrone, lasciatemi vagabondare, errare, let me roam around alone, non voglio esser visto, notato, non voglio che si parli di me, non voglio esistere!

La libertà delle domeniche pomeriggio passate a passeggiare in centro per i vicoli alla ricerca di angoli da dove la vista della città, o piuttosto all'indietro del centro stesso, si aprisse in scorci romantici dai caldi colori autunnali... 

La mancanza degli amici, soprattutto qualcuno in particolare, chi ritenevo a me più vicino, affine; forse è il loro silenzio a uccidermi... Saranno mica invidiosi del fatto che sto per diventare padre?   

E poi i CD, scoperte da assaporare ripetutamente nella mia stanza. O in cucina affacciati alla finestra - la musica che esce fuori e il mondo che entra dentro - a osservare chi passa, i piccioni nei buchi nel muro della casa dirimpetto, le nuvole in cielo... Fumare una sigaretta, lentamente... Quicksand quicksand all around / turn the corner just beyond... Eravamo puri... Eravamo giovani.  

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