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Monday 3 September 2012

Ripetizione n.

Ripetere può essere anche bello. Alla fine non è questo il senso del tempo? Avendo trovato qualcosa che ci piace, usare il tempo di cui disponiamo per ripetere la procedura che ci procura piacere. Può essere fischiettare quella canzone, giocare a scacchi, suonare quel pezzo col pianoforte, l'attività sessuale, può essere tutto...

Questa però potrebbe essere una concezione piatta e passiva, troppo "Cartesiana" se si vuole, o semplicemente classica: il tempo come qualcosa di comunque già dato, prestabilito, che a quel punto noi possiamo decidere come montare o smontare, come un assembramento di pezzi Lego da sfruttare nella maniera migliore. Però dato. All'inizio. Invece questa volontà di ripetizione, questo amore del piacere induce i più abili di noi, i più scaltri, i più attivi a creare e a distruggere tempo: creare tempo per la ripetizione di ciò che desideriamo, distruggerlo per ciò che ad esso toglie spazio.

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